è diventato la provocazione n. 3
Come potrebbero essere valutati gli insegnanti?
Non solo non penso che gli insegnanti debbano aver paura di essere valutati ma lancio una proposta che va oltre il dibattito valutazione sì, valutazione no: perché non farlo attraverso la valutazione autentica? Penso a rubriche, compiti di prestazione ecc. E proprio noi che abbiamo come scenario di riferimento la pedagogia autentica, crediamo profondamente in ciò che ogni giorno facciamo a scuola con i ragazzi e vediamo come “funziona” come fattore di crescita per l’apprendimento e lo sviluppo di competenze, potremmo essere i promotori di questa nuova sfida.
Dunque l’idea potrebbe essere questa: abilidendi attraverso il sito o il blog lancia l’idea: creiamo una rubrica per valutare gli insegnanti (io quando lo faccio nei corsi dico “pensate all’insegnante che scegliereste per vostro figlio” esce un po’ wonder woman ma l’idea passa). Potremmo definire tre livelli: principiante, maturo ed esperto (ad esempio, ma anche i livelli e la loro denominazione potrebbero essere discussi on line) La mettiamo a punto in modo cooperativo raccogliendo i contributi che arriveranno (basta diffondere l’iniziativa ed arriveranno…) e vediamo che succede.
Naturalmente il gioco pedagogico qui è di livello superiore, non entra nel merito di salari, riconoscimenti economici ecc ma va nella direzione di costruire una scuola di qualità, per l’autovalutazione, la valutazione, pensando al miglioramento e definendone gli step che anche un neoimmesso in ruolo sa che deve compiere per diventare un insegnante di qualità.
E’ il mio un attacco di pazzia? Non credo. Come dice Pier (Ellerani) i sogni di alcuni insegnanti fanno la differenza. E a me piace sognare.
Riccarda Viglino