lunedì 24 febbraio 2014

Lettera aperta al presidente del consiglio e al ministro dell'Istruzione





 Signor Presidente del Consiglio, gentile Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca vi scrivo per condividere con voi alcune riflessioni sul problema della qualità della scuola pubblica in Italia. 
La scuola oggi sta vivendo un periodo di grandi trasformazioni; le Indicazioni Nazionali del 2012 chiedono agli insegnanti di passare, il più rapidamente possibile, da una didattica orientata alle conoscenze ad una didattica che deve avere per orizzonte la creazione di competenze. Per gli insegnanti si tratta di una rivoluzione copernicana anche perché, a parte le ultime generazioni, non sono stati selezionati per perseguire questo obiettivo. Una rivoluzione possibile se si decide di investire. Investire su cosa?

Una scuola di qualità si fonda su tre pilastri: insegnanti motivati e valutati, strutture all'avanguardia, un numero non eccessivo di studenti per classe.


Da dove partiamo invece?
Da insegnanti demotivati; il loro stipendio è adattissimo a docenti che dovevano occuparsi delle conoscenze, ma totalmente inadeguato per chi dovrebbe lavorare in modo completamente nuovo.
Il sistema è questo: non ti pago il giusto, però non ti valuto e pretendo poco da te; come è possibile far crescere la qualità in questo modo?
Da strutture in certi casi fatiscenti dove il 2.0 è una chimera.
Da classi che in certi casi raggiungono i trenta alunni.

Qual è la mia riflessione.
Strutture all'avanguardia potrebbero trainare anche insegnanti poco pagati al punto da farli lavorare bene anche in classi numerose.
Insegnanti retribuiti il giusto potrebbero far funzionare anche strutture fatiscenti e classi numerose.
Classi poco numerose potrebbero forse motivare anche insegnanti scoraggiati in strutture fatiscenti.

Non è possibile però pretendere qualità se non si incide su nessuna di queste variabili.
Concludo signor Presidente del Consiglio e gentile Ministro dell'Istruzione: abbiate il coraggio di incidere davvero e subito su almeno uno di questi aspetti.



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