lunedì 22 novembre 2004

Cooperative learning (apprendimento cooperativo): l'importanza del Cooperative informale e di consegne e procedure chiare

L'importanza del cooperative informale e di consegne e procedure chiare
Secondo la nostra esperienza di insegnanti e formatori, molti docenti sono tentati di abbandonare la sperimentazione del Cooperative Learning a causa di problemi concreti che sembrano di difficile soluzione come:
eccessivo rumore nella creazione delle postazioni;
eccessivo rumore nel corso dei lavori di gruppo;
non adeguata gestione dei tempi e delle modalità del lavoro di gruppo;
non adeguato controllo del livello di apprendimento dei contenuti.
A volte però i problemi non sono legati al metodo, ma ad una non adeguata organizzazione del lavoro.
Partecipare ad un corso di formazione sul Cooperative Learning crea entusiasmo e aspettative.
segue
Paolo Scorzoni www.abilidendi.it

Il Cooperative Learning (apprendimento cooperativo) come strumento di integrazione

Se integrare significa scoprire le qualità di ognuno, farle riconoscere al diretto interessato e ai membri del suo gruppo di appartenenza, facendole diventare una risorsa a cui tutti possono fare riferimento, il Cooperative Learning può diventare un effettivo strumento di individualizzazione dell'insegnamento ed una occasione di integrazione tra alunni con conoscenze, competenze e capacità differenti sia dal punto di vista cognitivo che dal punto di vista relazionale, affettivo e motorio.
1. Permette di individualizzare l'insegnamento perché, dal momento in cui si divide la classe in piccoli gruppi, diventa possibile arrivare contemporaneamente o ad obiettivi diversi, o ad obiettivi simili ma seguendo i percorsi più adatti ad ogni alunno.
2. Permette di integrare e valorizzare alunni con differenti capacità perché in situazioni di interdipendenza di scopo, di ruolo, di compito diventa possibile consentire ad ognuno di fornire il proprio contributo. Creare scopi comuni e condivisi, dare ruoli che permettano ad ognuno di essere protagonista, fornire compiti sfidanti sia per il più che per il meno dotato, significa motivare allo studio ed aumentare l'autostima degli studenti, significa cioè migliorare il clima in cui i ragazzi lavorano, studiano, ricercano.

L'insegnante, o meglio l'intero Consiglio di Classe, per arrivare a creare percorsi individualizzanti e integranti dovrebbero essere in grado di adattare quanto deve essere appreso alle capacità di chi deve apprendere.
Il Consiglio di Classe dovrebbe perciò arrivare a conoscere pregi e difetti di ogni alunno, sia in campo scolastico che in campo extrascolastico (attraverso questionari e colloqui informali), dovrebbe identificare la qualità delle relazioni all'interno della classe (attraverso uno o più sociogrammi), dovrebbe comprendere qualità e problemi di ciascuno a livello cognitivo (attraverso test di ingresso), dovrebbe infine conoscere l'atteggiamento con cui ogni ragazzo si avvicina alla scuola (costrizione, entusiasmo, indifferenza).Solo se si imparerà a conoscere in profondità la situazione di partenza di ogni ragazzo diventerà possibile creare situazioni di gruppo adatte alle possibilità di ognuno, situazioni cioè veramente individualizzate e integranti.
Paolo Scorzoni www.abilidendi.it